VIAREGGIO. Chi l’ha ricevuto qualche settimana fa, chi da qualche giorno, chi lo sta attendendo con non poca ansia. Parliamo di decine di accertamenti Siae riguardanti tutte le costruzioni del Carnevale 2013, da quelle di prima categoria alle carrette aggregative.

Le contestazioni della Siae riguardano l’ultimo corso in maschera del Carnevale 2013, quello del 3 marzo. In sostanza la Siae chiede a tutti i dj chiarimenti sulle canzoni dichiarate e trasmesse in quella giornata. Non solo per i carri di prima categoria, ma anche per tutte le costruzioni che avevano musica a bordo, comprese le pedane aggregative. Anzi, proprio a questi sono arrivati gli accertamenti più duri.

Se infatti alcuni costruttori di prima categoria, che spesso hanno dj professionisti e con esperienza a passare la musica, si sono visti contestare solo qualche brano – un paio di canzoni per Fabrizio Galli, cinque brani per i fratelli Cinquini -, i gruppi più piccoli hanno ricevuto una vera e propria mazzata. I Burlamania, ad esempio, si sono visti contestare ben 48 canzoni diffuse ma non dichiarate, ed altre 22 dichiarate ma poi non trasmesse.

Per ora la lettera della Siae si limita a chiedere chiarimenti ai singoli dj. Ma tra un mese arriveranno le ammende.

spectralia halloween
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Ma chi paga? Su questo serve ancora fare chiarezza. “La lettera – ci spiega il carrista Umberto Cinquini – non è arrivata ai carristi, ma al nostro dj”. Che quindi chiamiamo, per avere una spiegazione. “Il 3 marzo scorso – dice Andrea Paci – la Siae ha fatto un controllo a tappeto. Cosa normale per
una manifestazione importante come il Carnevale. In sostanza hanno registrato le canzoni trasmesse da tutte le costruzioni, e poi hanno fatto un controllo incrociato con i brani dichiarati dai singoli dj. A me contestano 5 brani, o meglio mi chiedono chiarimenti. E non è di certo difficile capire come, specie quando i carri passano un vicino all’altro, ci sia promiscuità di musiche nell’aria, e sia difficile individuare con esattezza chi trasmette cosa”.

Quindi pagheranno i dj? Non è detto. “Sulla lettera che ci è arrivata – spiega Luca Anselmi, leader dei Burlamania – si fa riferimento ad eventuali penali contrattuali a carico di chi ha fatto richiesta del permesso di spettacolo e intrattenimento: quindi, probabilmente, la multa andrà alla Fondazione Carnevale”. Che però non è detto poi si possa rifare sui carristi e sui dj. “Ci rammarica – commenta Anselmi – che vengano a cercare chi si sbatte tutto l’anno, e a sue spese, per dare spettacolo al Carnevale”.

Sarebbero almeno 20, tra carri di prima categoria e le altre costruzioni, a rischio multa.

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